giovedì 14 giugno 2012

Penelope ha perso.

Avrei voluto non superare quel muro degli occhi che nasconde il mondo di torri e bugiardi che sta per crollare e continuare a dormire. Avrei voluto fossimo dei satelliti e non delle nebulose scintillanti che orbitano insieme lentamente per poi allontanarsi per sempre. Avrei voluto guardare per meno tempo i cieli neri, ma io li guardo costantemente e anche di giorno. Avrei voluto proteggerti dalle assenze, che tu mi ascoltassi solo quando non era importante e che ti ritrovassi solo nelle parole belle. E spostarti dal cuore alla testa per farti passare con un'aspirina, mantenere le promesse e non soltanto le nostre bugie e magari lasciarci accadere invece di lasciarci raccontare.

Avrei voluto prendere le tue mani non solamente quando si alza il vento e il buio prende tutto lo spazio attorno. E magari vedere i tuoi occhi mentre amano, perché li conosco e so che lo faranno.

Avrei dovuto tenere stretto un nuovo respiro tra le braccia senza lasciare che bastasse un tramonto al sapore di te per farlo andare via. Spegnere il cielo e andare a dormire ché di notte le coperte scivolano via dai pensieri fatti di specchi e niente riflette meglio del buio. E magari usare parole nuove ché quelle vecchie riempiono solo il bianco degli occhi. Avrei dovuto lasciare che fossi tu a deludermi e non io, per averti permesso di farlo. Avrei dovuto abituarmi alle mancanze e non fermare quelle mani  che sfioravano l'anima per non togliere le mie da quelle sicure.

Avrei potuto, ma sai, il tempo prima non passa mai poi ti volti un attimo ed è già troppo tardi.

 

6 commenti:

  1. Per fortuna ci sono sempre questi post a calmare i traumi della domenica notte e a provocare lo spostamento verso il rosso.

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    1. Grazie G.
      Quelle del rosso sanno essere frequenze su cui si può stare comodi. Anche se viste da lontano.

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  2. Mi piacciono le parole. Mi piacciono anche le colonne sonore. Brava.

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  3. mi hai fatto commuovere dall'ufficio...

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    1. Felice per avermi permesso di entrare in quell'ufficio personale.

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Chiedetelo a Rory Gallagher.

La musica che non piace agli altri ha sempre qualcosa di magico. Sì, molto di più rispetto a quella che invece accomuna. Stessi gusti. Okay,...