lunedì 4 giugno 2012

Se torna è per cancellare.

Come aspettare senza aver nessun motivo per farlo anche quando ti sembra di perdere qualcosa che non hai mai avuto. Come le labbra prima di un morso sulla pelle che tu continui a chiamare baci. Come i forse nelle risposte detti solo per vedere se gli altri continueranno a restare per sapere il perché. Come continuare il nostro gioco di specchi nascondendo il coraggio necessario per stare dalla parte sbagliata. Come la rabbia travestita da insonnia, l'amore per le promesse mancate e l'odio per quelle mantenute. Come la cenere che rimane dopo un disco che sfuma, le luci che scorrono nel finestrino e i pensieri che sono fissi solo quando li vedi da lontano altrimenti sembrano sfumature tutte uguali. Come se invece dell'inizio perfetto fosse più importante cercare le scuse più adatte per non aver fatto accadere niente. Come il mare che fa rumore solo quando incontra un ostacolo, come qualcosa che c'è sempre stata ma te ne accorgi solo quando va in frantumi.

E del mare ci manca la pazienza, il suo andare e tornare per cancellare le impronte degli estranei sulla sabbia, perché la sabbia è solo sua. E niente ha un colore così invitante come l'acqua in fondo ai pozzi degli occhi prima di un tuffo al cuore. E lo so che ti tufferai da quel dirupo, in quelle acque profonde perché anche tu, come me, odi sapere esattamente cosa succede dopo.

4 commenti:

  1. Le parole sono i colori del pensiero...Bellissime.Complimenti.

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  2. come quando vorresti trovare le parole adatte ma poi fai un respiro profondo e preferisci non dire.
    come me adesso. una piacevole scoperta questo tuo blog.

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    1. Come un grazie detto con un sorriso, di quelli veri. Grazie El.

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