Ora riesco quasi a riempire i vuoti delle nostre frasi sospese. In fondo erano solo una scusa
tonda e piacevole da far rotolare in pianura e noi abbiam l'anima troppo montuosa.
Sai, c'è differenza tra chiedere a qualcuno di andare via e basta e farlo per sentirsi dire che vuole restare.
E tu lo sapevi che l'amore per la logica produce scelte sbagliate e le ombre dei nostri corpi sarebbero diventate solo eclissi autoinflitte.
Solo un piccolo errore ed io divento Te mentre tu
diventi Me. Ed io non voglio, perché so essere me più di qualsiasi altro
te. E non basteranno i nostri occhi chiusi per immaginare che da qualche parte in questo buio noi esistiamo ancora. Credevamo di esserci persi e cercando dei punti di riferimento per riconoscere la strada giusta abbiam trovato quelli di sospensione e da qui non si riesce a vedere la fine. Così ora siamo pelle che non sa più quale anima contenere, come un libro senza pagine e a strapparle è stato l'autore.
Era quello che ancora non sapevamo di noi a farci muovere l'uno verso l'altro e tu lo sapevi che è sempre nel dubbio che si vede meglio il senso delle cose, ma sei voluto tornare lo stesso. Tu come vento caldo che brucia pensieri insieme alle sigarette, io che fingevo di essere teflon e amianto. E ora non è rimasto più niente, a parte l'ultimo quarto di luna che sorride al buio mentre lo divora. Esattamente come Me e Te.
Era quello che ancora non sapevamo di noi a farci muovere l'uno verso l'altro e tu lo sapevi che è sempre nel dubbio che si vede meglio il senso delle cose, ma sei voluto tornare lo stesso. Tu come vento caldo che brucia pensieri insieme alle sigarette, io che fingevo di essere teflon e amianto. E ora non è rimasto più niente, a parte l'ultimo quarto di luna che sorride al buio mentre lo divora. Esattamente come Me e Te.
Sai, l'architettura delle bugie di cui sei del tutto
consapevole e che usi per costruire il tuo castello è veramente
splendida.
Sul fondo di ogni bugia ci ho trovato sempre quello che vorresti e non hai.
Alla fine poi trovi le parole giuste da dire e sono quelle che non hai mai cercato ed è come quando non sai se sentirti in colpa per quello
che ti stai perdendo o perché in fondo non te ne importa niente.
Sai, ti ho pensato spesso oltre il confine di filo
spinato dei nostri discorsi ma ogni volta finivo per confondere i
pensieri con il silenzio. Ci sono parole di tre lettere che sono così belle e
piccole da starci nel palmo di una mano. E ora io e le mie parole ce ne
andiamo Via, perché un addio va detto un attimo prima di quelle altre tre lettere, quelle giuste.
Perché, si sa, i sogni muoiono appena si avverano.
Leggendo questo pezzo mi sono immedesimato e sono due notti che non dormo. Il castello di vetro mi e' crollato addosso perche'mi sento tradito, non credo piu' ma continuero' ad amare.
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